Terza età

Se ne sentono tante sugli anziani: che sono antichi, retrogradi, che spesso rompono…. e chi più ne ha più ne metta.

A noi invece piace paragonare un “anziano” o meglio uno “della terza età,” ad un paletto, a quei paletti di sostegno che si mettono alle giovani piante perché crescano bene, diritte, forti, per proteggerle perché il vento forte non le sradichi o le indebolisca.

I nostri nonni della terza età sono così, hanno vissuto lavorando, accumulando esperienze belle, difficili, tristi, allegre…e se li ascoltassimo!

Una vecchia leggenda racconta che, un tempo in una selvaggia regione, gli anziani venivano abbandonati a morire su un impervia montagna. Un giorno un giovane portò il vecchio padre sulla montagna. Stava per lasciarlo appoggiato ad una roccia, quando il padre gli disse:“ Portami più in su”. “Perché? “ chiese il figlio. “ Perché proprio qui ho lasciato mio padre. Vorrei morire in un altro posto”. Il giovane capì che cosa sarebbe capitato a lui a distanza di una trentina d’anni. Si caricò il padre sulle spalle e lo riportò a casa.

Le persone della terza età sono i nostri paletti di sostegno.

Già da qualche anno, ci incontriamo in una sala dell’oratorio per passare qualche ora insieme; si parla, si gioca, e più importante ma breve, si prega, siamo un bel gruppetto, ma ce ne stanno ancora molti.